Confessione di un (ex) appassionato


2014-05-31Pubblicato da D.B.

 

Quella che segue è una confessione.
Confesso che ero tra i Distinti, la sera della partita Napoli-Cagliari, immediatamente successiva alla finale di Coppa Italia con la Fiorentina (per la precisione tre giorni dopo).
Confesso che mi ci sono recato con l’ingenuo proposito di festeggiare la conquista di un trofeo – evento che nella mia storia di tifoso mi è capitato in rare occasioni di vivere- nella speranza che le condizioni del tifoso colpito a fuoco fossero in miglioramento, rivendicando il mio diritto di appassionato del Napoli a gioire di una vittoria meritata sul campo.
Confesso di aver trovato nel settore Distinti quegli stessi individui di sempre che -dotati di nastro adesivo- sono soliti riservarsi decine di posti e di non aver opposto a questo piccolo sopruso nessuna resistenza, nemmeno provando più a interrogare con lo sguardo altri sguardi impotenti di persone denominate steward.
Confesso che dai silenzi e dai cori che si levavano dalle curve ho subito compreso che della partita col Cagliari ben poco importava agli astanti.
Confesso che quando si è levata come un’onda il coro “Romano-oh-oh” seguito da epiteto ingiurioso, sono stato nella forte tentazione di unirmi.
Confesso che questo coro è deflagrato in modo talmente potente nello stadio che ho saputo subito dare un senso al successivo, quello del “non finisce così” intonato in Curva A.
Confesso che mi sono sentito in un luogo colmo di odio e rancore, più che di apprensione per Ciro o di attenzione ai 22 protagonisti in campo e di aver temuto fortemente di esserne contagiato.
Confesso che tutti gli atteggiamenti dei media nazionali, i commenti di allenatori e giocatori della Roma di condanna per l’invasione di campo e per il capro espiatorio “Genny”, ignorando il “prima” rappresentato da un ragazzo in fin di vita su un letto di ospedale, non hanno migliorato la qualità dei miei sentimenti su questa vicenda.
Confesso che l a successiva archiviazione da parte della Procura federale del caso dello sputo di Strootman verso la Curva B – documentato con tanto di video presente su youtube- mi è parsa la classica goccia che farà traboccare il vaso della collera ultrà.
Confesso che tutti questi elementi mi spingono a credere che l’anno prossimo Napoli Roma, terminerà 0-3 a tavolino, in seguito a verificarsi di un tentativo di “vendetta” a meno che non cambi questo clima da faida. Confesso di sperare di sbagliarmi.